Razzoli campione olimpico nello slalom. Napolitano e Berlusconi chiamano Petrucci per complimentarsi

razzoli_buonaGiuliano Razzoli ha dominato le due manche di slalom aggiudicandosi il primo oro olimpico della squadra italiana a Vancouver. Razzoli riporta in Italia un oro nello slalom che mancava dal primo posto di Alberto Tomba a Calgary 1988, mentre l'ultimo oro dello sci alpino maschile era arrivato nel 1992 nel gigante, sempre grazie a Tomba. Primo dopo la prima manche Razzoli (47"79), sceso con il pettorale numero 13, aveva maturato un vantaggio di 43 centesimi. L’azzurro ha staccato il secondo, lo sloveno Valencic (48"22), mentre a 54 centesimi si è trovato l'austriaco Raich (48"33). La seconda manche è stato un altro capolavoro di sicurezza e continuità conclusa con 1’39”32, 16 centesimi di vantaggio sul croato  Ivica Kostelic (1’39”48) e 44 centesimi sullo svedese Andre Myhrer (1’39”76).

Manfred Moelgg quinto dopo la prima prova (48"64) ha concluso al 7° posto (1’40”45) mentre Patrick Thaler dopo il 24° posto ha saltato una porta nella seconda. E’ uscito dalla gara, per aver inforcato nella prima manche, Cristian Deville.

“E' stata una gara eccezionale, l'ho seguita in diretta e mi sono emozionato''. Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha telefonato a Gianni Petrucci per complimentarsi dell'oro vinto da Giuliano Razzoli nello slalom ai Giochi di Vancouver. ''E' una grande vittoria - ha continuato il premier - che ci ha reso tutti felici. Faccia i complimenti al ragazzo, so che adesso ha la premiazione, lo chiamerò domani per rallegrarmi con lui”.

Il Presidente del Coni, Giovanni Petrucci, ha ricevuto diverse telefonate di complimenti dall'Italia: dopo quella del premier, Silvio Berlusconi, si sono aggiunte le chiamate del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, di Franco Carraro, di Massimo Moratti. Nel corso dei festeggiamenti serali a Casa Italia Petrucci è stato raggiunto dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che si è complimentato direttamente anche con il neo-olimpionico.

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