Bilancio azzurro a Vancouver, l'analisi di Petrucci e Pagnozzi

petrucci_e_pagnozzi1Il Presidente del CONI, Giovanni Petrucci, e il Segretario Generale e Capomissione in Canada, Raffaele Pagnozzi, hanno stilato oggi a Casa Italia un consuntivo della spedizione azzurra a Vancouver. L'Italia, ai XXI Giochi Olimpici Invernali, ha vinto complessivamente un oro, un argento e tre bronzi. Il Presidente Petrucci, dopo aver celebrato il trionfo di Giuliano Razzoli nello slalom speciale che ha chiuso il programma dello sci alpino, ha analizzato le indicazioni emerse e i risultati ottenuti nella trasferta canadese. "Lo straordinario successo di oggi è importante e ha un significato speciale, anche per il futuro, ma non stravolge totalmente le valutazioni generali. Si tratta di una spedizione in chiaroscuro, che sarà oggetto di un costruttivo approfondimento con la Federazione Sport Invernali e con la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio. Cambierà certamente qualcosa nei loro rapporti con la Preparazione Olimpica, serve sicuramente maggiore incisività ma difendo e ringrazio i Presidenti Federali, i tecnici e soprattutto gli atleti, oltre a tutta la squadra del CONI. Se ci sono responsabilità sono certamente da condividere, anche se eravamo consapevoli del fatto che saremmo andati incontro a una trasferta certamente difficile, soprattutto alla luce della precedente edizione disputata in casa, a Torino".

Il Capomissione Raffaele Pagnozzi si è soffermato sui dettagli e sui numeri dell'avventura olimpica azzurra. "Il risultato, anche rispetto alle tabelle che avevo previsto prima della partenza, non è totalmente in linea con le aspettative. Lo scarto non è notevole, al momento 5 medaglie contro le 8 pronosticate, e va anche detto che i 5 quarti posti rappresentano il 100% delle medaglie conquistate, quindi hanno un'incidenza particolare. In particolare pattinaggio pista lunga, fondo e slittino, per motivi diversi, non hanno fornito i risultati auspicati. Dai dati generali emerge che la crescita di Asia e America del Nord rispetto all'Europa, con la ripresa dei Paesi dell'Est: la concorrenza è certamente aumentata. Siamo pronti a ulteriori interventi in vista di Sochi 2014, applicando alle Federazioni Invernali lo stesso criterio adottato per la distribuzione delle risorse alla Federazioni impegnate nei Giochi Olimpici Estivi, con la verifica annuale dei programmi e un finanziamento legato ai risultati. La scelta dei tecnici sarà certamente condivisa con il CONI e ci saranno degli scambi, sotto questo profilo, con le altre nazioni, anche se tengo a precisare che il nostro livello è certamente alto e i nostri allenatori sono all'avanguardia nel mondo. Contestualmente proseguirà la ricerca scientifica applicata allo sport e al miglioramento dei risultati. Avevamo detto anche prima della partenza per il Canada che, in tal senso, frutti concreti si sarebbero raccolti più avanti, perché la programmazione è partita da un biennio. Dobbiamo comunque sottolineare e ricordare che l'età media dei medagliati, 27 anni, è la più bassa degli ultimi 20 anni".

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